LINEE GUIDA COMPORTAMENTALI SARS-COV-2
SARS-COV-2 ADEGUIAMO IL NOSTRO ANDARE IN MONTAGNA ALLA SITUAZIONE ATTUALE
Questo documento vuole essere una linea guida comportamentale, uno strumento informativo di aiuto concreto per tutti gli iscritti alle attività di Trekkingalp per far fronte alle problematiche SARS-CoV-2 ma anche per tutte le volte che andrai in montagna senza di noi.
PREMESSE:
GIUSTO UN CHIARIMENTO:
SARS-CoV2 è il virus mentre il Covid-19 è la malattia.
I protocolli di oggi potrebbero essere rivisti anche nel tempo breve
LE DIFESE CHE POSSIAMO ATTUARE ATTUALMENTE SONO:
INDICAZIONI GENERICHE INERENTI ALLE ATTIVITÀ PROSTE DA TREKKINGALP
Il distanziamento sociale tra 1 e 2 metri, sembra efficace quando sei fermo in ambiente chiuso o all’aperto con vento debole. È quindi ovvio che in montagna la situazione è differente.
Cercheremo di proporre itinerari meno comuni e favorire quando possibile le uscite nei giorni feriali. Se nell’itinerario scelto troveremo troppa gente valuteremo alternative il giorno stesso ed in zona. Il numero di clienti indicato per le varie attività sarà ridotto. Il numero dei partecipanti potrà rimanere quello di pre-pandemia in caso di nuclei famigliari conviventi se le condizioni lo permetteranno. I viaggi in auto con altri partecipanti saranno regolamentati in base allo stato attuale dei Dpcm o in alternativa ogni partecipante arriverà autonomamente al luogo di partenza dell'attività. Ovviamente per i nuclei famigliari conviventi queste disposizioni non valgono. Eventuali momenti di didattica saranno fatti in spazi ampi, gestendo le distanze. Durante le attività accessorie (visite, incontri, degustazioni), devono essere rispettate tutte le indicazioni governative/legislative e i protocolli di sicurezza. Portare con sé tutta l’attrezzatura necessaria per l’attività, compresi i dpi, ma anche quanto necessario per l’igienizzazione (gel a base idroalcolica e guanti in lattice monouso). La Guida rispetterà il distanziamento interpersonale di almeno due metri, fatte salve le misure a tutela della sicurezza personale dei partecipanti.
In caso di mancato rispetto delle indicazioni della Guida o delle indicazioni governative, il partecipante potrà essere allontanato dall’attività.
I risultati di uno studio belga-olandese evidenziano che durante una passeggiata, quando un individuo starnutisce o tossisce, diffonde una nuvola di goccioline con forza maggiore, ma anche le persone che respirano lasceranno indietro particelle (droplets e microdroplets). Questi effetti creano le maggiori possibilità di contaminazione ma cadono anche più velocemente.
I puntini rossi rappresentano le particelle più grandi (droplets, maggiore carica virale). Sulla base di questi risultati lo studio fa emergere risultati interessanti circa le distanze in attività sportive senza l’uso della mascherina. Per la camminata (persone che si muovono nella stessa direzione in linea) consigliano una distanza di 4-5 metri, per la corsa 10 metri tra un podista e l’altro.
COMPORTAMENTO DURANTE L’ESCURSIONE
Premessa l’uso della mascherina diminuisce in modo sensibile le prestazioni atletiche, soprattutto nella fase aerobica.
PAUSE DURANTE L’ESCURSIONE
Durante le pause valgono sempre le stesse regole del distanziamento sociale per tutti i partecipanti e logicamente anche nei confronti degli altri escursionisti.
LE RACCOMANDAZIONI PREVENTIVE
Le mani
Considera le mani sempre potenzialmente contaminate se non appena lavate.
I Guanti
Nei luoghi pubblici i guanti in lattice sono un presidio raccomandato ma nelle attività che ci riguardano è da considerarsi difficoltoso ed a tratti improprio per diversi motivi, però dobbiamo sempre averli (lo sfregamento su superfici e terreni li farebbe durare pochi attimi, la rottura microscopica dei guanti potrebbe addirittura essere più dannosa, un guanto rotto inquinerebbe le mani mentre noi pensiamo di averle pulite).
I guanti tecnici da escursionismo NON sono da considerarsi protettici nei confronti del virus, anzi: non essendo monouso c’è l’enorme rischio di inquinare le mani ogni volta che li si indossa. Non conoscendo ancora la sopravvivenza del virus sui tessuti questi guanti sono da considerarsi sempre contaminati, sia internamente che esternamente.
Quindi:
Quando servono i guanti in lattice?
Occhiali e bandana
La trasmissione del virus può avvenire anche attraverso la congiuntiva, droplets e microdroplets possono giungere sul viso e negli occhi. Droplets e microdroplets aumentano durante le attività aerobiche trasportate dal sudore. Inoltre sul viso potremmo ricevere quelli emessi dalle persone del gruppo o dalle persone che incontriamo lungo il cammino (il sudore che dal viso entra negli occhi…. quante volte).
Cosa fare:
Attrezzatura
TREKKING CON PERNOTTAMENTO IN RIFUGIO
Nei rifugi dovremo attenerci alle indicazioni specifiche del rifugio, decreti e ordinanze. Alcune indicazioni generiche:
TREKKING IN TENDA
In questo periodo i trekking in zone selvagge e isolate con notte in tenda (i partecipanti dovranno essere organizzati con tende proprie) saranno le nostre proposte maggiori.
APPROCCIO AL PRIMO SOCCORSO
Alcune indicazioni generiche che verranno attuate nel caso in cui la guida debba “toccare” uno dei partecipanti:
La guida si avvicinerà all’infortunato indossando sempre guanti in lattice, mascherina ed occhiali.
L’infortunato dovrà indossare mascherina ed occhiali (solo in questo caso, se non in possesso, la guida fornirà i guanti).
Le situazioni in cui l’infortunato è senza mascherina potrebbero essere (in queste situazioni la guida indosserà una mascherina chirurgica monouso sopra la maschera da outdoor oltre ai guanti ed occhiali):
VERY NORMAL GUIDE SINCE
2004
“Lascia che la pace della natura entri in te come i raggi del sole penetrano le fronde degli alberi. Lascia che i venti ti soffino dentro la loro freschezza e
che i temporali ti carichino della loro energia. Allora le tue preoccupazioni cadranno come foglie d'autunno.”
(John Muir)
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